Cos’è
Negli ultimi anni a Taranto, alcuni gruppi e associazioni hanno deciso di prendere in cura il proprio patrimonio storico e architettonico abbandonato per provare a renderlo fruibile, prima di tutto ai propri concittadini. Hanno ripulito piazze, aperto edifici ed ipogei abbandonati, principalmente nella città vecchia di Taranto, la giovane taranto antica, come la definiva Ungaretti.
La torre dell’Orologio a piazza Fontana, ex sede della polizia municipale, da anni abbandonata, è oggi la sede dell’Associazione Le Sciaje che si occupa di valorizzazione la risorsa mare e promuove percorsi turistici in città vecchia.
La Chiesa di Sant’Andrea degli Armeni è stata aperta da alcune associazioni, grazie ad un progetto di intercultura per l’inserimento lavorativo che ha come finalità la realizzazione di audio-guide su alcuni monumenti della città vecchia in diverse lingue. In questo momento storico le associazioni ed i giovani promuovono il territorio sperimentando modelli di gestione e possibili iniziative per rilanciare in chiave turistica la città vecchia. Durante la prima edizione della Scuola di Bollenti Spiriti si è avuta una prima collaborazione con i ragazzi de Le Sciaje e del progetto Domus Armenorum che si sta sviluppando intorno alla chiesa di Sant’Andrea degli Armeni. I partecipanti alla scuola, hanno sviluppato, partendo dal bagaglio di conoscenze e relazioni di queste due esperienze attive in città, uno dei possibili itinerari turistici, Tadattà che dal nome lascia immaginare un approccio alla conoscenza esperienziale del territorio che ne sappia apprezzare e conservare i valori.
Elementi salienti
Il turismo di comunità per favorire attivazione e apprendimento in situazione
Ripartire dalle bellezze del territorio, dalla sua storia e dai suoi monumenti per immaginarne un nuovo utilizzo non conservativo ma vivo e contemporaneo.
La promozione del territorio deve essere immaginata come un’attività che non ne snaturi le peculiarità e che sia capace di coinvolgere attivamente i cittadini nell’idea di un servizio gestito nell’interesse comune da una comunità quanto più eterogenea possibile.
Il ruolo dei singoli cittadini, ed in particolare dei più giovani, è fondamentale nella costruzione di servizi che serva prima di tutto ai tarantini a ricoprire il proprio patrimonio.