Taranto, dicembre 2014 – Dai scavalchiamo – E se ci beccano? – Non succede niente – Ma l’avete mai fatto? – Ei ‘stuert’, noi qui veniamo a prendere la legna per i falò. Da quand’ero bambino vengo qui. – Va bene, andiamo. Ci arrampichiamo su un muro di mattoni di tufo giallastro. Salgono prima Mimmo e Piero, con la freschezza dei loro 15 anni e la sicurezza di chi sa bene dove mettere mani e piedi. Poi io, goffo e fuori forma ma pensavo peggio. Una volta in cima al muro alzo lo sguardo ed eccola qui: la zona interdetta di Città Vecchia, ‘abbasc a vi d mizz’, alla fine di Via di Mezzo.
Libertà di pensare e di pescare - Una storia di Michele Loiacono
Ciro e Vincenzo sono due ragazzi di 17 e 19 anni che vivono in città vecchia a Taranto. Abitano dalle parti di via Cava, hanno frequentato poco la scuola perché l’hanno vissuta come una prigione. La scuola media della città vecchia sembra poco adatta a rilanciare la sfida che arriva da un territorio molto complesso. Una scuola che non sa ascoltare i sogni e bisogni dei giovanissimi, che prova ad insegnare delle nozioni senza facilitare losviluppo di pensieri e riflessioni. Una scuola che non aiuta a sognare.
Experience. Un progetto per rivoluzionare l’esperienza abitativa fuori sede.
Giuseppe Belvedere e Francesco Schettini hanno partecipato alla prima edizione della Scuola di Bollenti Spiriti. Alla fine del corso siamo rimasti in contatto ed ogni tanto fanno una capatina a Taranto per seguire una lezione o condividere un’idea. “Experience” è il progetto a cui stanno lavorando: si tratta di un servizio di locazione per la comunità universitaria, italiana e straniera, che aumenta la qualità dell’esperienza abitativa puntando sul format di arredo, sulla sostenibilità e sull’appartenenza ad una community. Questo è il loro contributo per il blog della Scuola di Bollenti Spiriti.